Fumè

Fumè è arrivato a casa sabato 12 febbraio 2011. 
Nero. Adulto. Spaventato. Scartato.


Si chiamava Charlie e non era il suo nome.
Descritto come un gatto apatico, nemmeno mai vaccinato.
Timido, fifone e buono: lui non soffia, non graffia, non morde.
Se aveva paura scappava... se non poteva scappare, si faceva pipì sotto.

Non avendo mai avuto un gatto, non sapevo se fossi in grado di avere a che
fare con un micio così... traumatizzato? Non so, del suo passato non si sa
molto, non si sa perchè sia così mite. Ho pensato solo che tempo, pazienza,
amore, coccole e buona pappa potessero fare miracoli.

E l'hanno fatto, il miracolo.
Dopo tre settimane di paura folle, che il micio ha passato rintanato in un pertugio
di 20 cm dietro ad un mobile (per accarezzarlo e confortarlo ci siedavamo a
turno per terra, infilando la mano nel pertugio, ogni sera...) un bel giorno
ha deciso di provare ad uscire in nostra presenza e di provare a vedere
se quel cesto con cuscino e coperta fosse davvero così soffice come sembrava.

Il resto è venuto piano piano.
Fumè è ancora timido, fifone, cauto, guardingo, un grande osservatore e buono.
Non ama molto essere preso in braccio.
Lui non soffia, non graffia, non morde.
Se ha paura scappa... ed ha paura spesso, degli estranei (anche se sono frequentatori
assidui della casa) e del trasportino... pensiamo che lo associ all'essere 
portato via e abbandonato, chissà. 
Però non si è mai più fatto pipì sotto.



La storia di un nome:

E' arrivato un micio. E' arrivato un MICIO!!! 

Bene, e adesso che nome gli diamo?
Lo guardi, un gatto nero, elegante, sempre fashion!

Pensi a Matisse, Otello, Byron, Cagliostro, Oberon e tanti altri nomi altisonanti,
adattissimi a quel mantello nero e lucente, a quegli occhi magnetici 
che ti guardano da un muso fatto di notte.

Però, francamente, non vanno mica bene!
Nessuno di questi nomi va bene.
Perchè lui non è così, non è un gatto Zorro, un intrepido felino senza paura...
Lui è un patato fifone.
Beh, si aspetta e intanto riusciamo a scattare la prima foto del micio,
senza che lui scappi terrorizzato in qualche angolo.
Sul momento ci siamo trovati impreparati in termini di setting
e di mezzi a nostra disposizione...e dunque la foto è stata scattata
in bagno, con il cellulare, sgranata e scura...




A guardarla, ancora adesso, quello sguardo mi fa una tenerezza immensa...

Mentre il nome del micio è ancora una faccenda in sospeso,
una sera andiamo a mangiare una pizza con amici 
e mostriamo la foto del nuovo, enigmatico felide.

Uno degli amici presenti, ridacchiando, ci dice:"Ma guardalo, con quella faccia!
Ha proprio l'espressione dei gatti dei fumetti, manca solo un enorme
punto di domanda sulla testolina!"

Giorni dopo, guardandolo nella sua cuccia con la sua pallina di stoffa,
ancora cercavo un nome...
Fumetto, Fumetto... un comics, certo, ma anche qualcosa di fumoso e nero...
...eh, nero sei nero... ed hai la faccia da fumetto... ma Fumetto
sarebbe troppo lungo... quindi...

...quindi Fumè!!!

2 commenti:

  1. Risposte
    1. ahahahahaah!!! effettivamente sei riuscita in una grandissima impresa, epica, senza dubbio!

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